17 dicembre 2012

Indoor Sketching

Domenica pomeriggio, giornata piovosa, non era consigliabile uscire di casa, ma la voglia di disegnare era tanta, così, mentre su Cielo la Ventura intratteneva con la Serie A, mi dilettavo con gli strofinacci appesi in cucina.

15 dicembre 2012

profili

Micromina azzurra, e alcuni ignari amici che si sono prestati per le mie interpretazioni

17 novembre 2012

Aliscafo

Di ritorno a Lipari, tappa al porto di Milazzo per prendere l'aliscafo per rientrare sull'isola. Era ormeggiato li, sul nuovo molo di attracco, e mancavano 20 minuti per la partenza

12 novembre 2012

Reggio Calabria guarda lo Stretto

Domenica pomeriggio, esco in questo assolato novembre per la Via Marina di Reggio Calabria, soffrendo un po per l'insolito caldo, mi siedo in un posto all'ombra nell'arena sul lungomare per guardare il panorama

01 novembre 2012

Vespa 50


uno schizzo in notturna, in un localino con gli amici vi erano parchggiate due vespe, ne ho approfittato per disegnare e mettere a confronto i due modelli

08 ottobre 2012

Volare, oh oh

"spegnete i telefoni cellulari, e altre apparecchiature elettroniche, le uscite di sicurezza sono qui, qui, e qui [...]"

bye bye Venice

Bruno va a casa

Aereoporto Marco Polo, una fila ai controlli di sicurezza che non finiva mai "ma che è uscito un nuovo iPhone e non ne sapevamo niente?"
prendo un low-cost della Volotea fino a Lamezia Terme, poi un treno fino a Reggio Calabria
un bimbo pestifero faceva le corse per il corridoio, la ragazza al 17b mi dava informazioni sui treni in transito da Lamezia Terme.

07 ottobre 2012

Matite a tavola

Cena al quartier generale di Gianni Cocco e signora, un vecchio mulino animato da ogni genere di vivande e disegnatori erranti riunitisi da mezza Europa.
Ho imparato a brindare in Russo, e quando le parole non arrivavano, si poteva sempre fare un disegno e gesticolare un po' per farsi capire.

05 ottobre 2012

che Fortuny!

Mi dissero "non puoi non andare a vedere il palazzo Fortuny"
infatti ci sono andato, ma il ponteggio per il restauro della facciata, poco lasciava intravedere della maestosità del palazzo, nello schizzo mi sono limitato a rappresentare un dettaglio delle variopinte vetrate

04 ottobre 2012

Lettera 22

 
Un pezzo di storia del Design made in Italy, l'Olivetti Lettera 22
Ero passato dallo Store Olivetti di Piazza San Marco, disegnato dall'Architetto Carlo Scarpa, per curiosare non so se il negozio o i prodotti della casa di Ivrea.
Faccio una lunga chiacchierata con Giacomo, il ragazzo al front office, molto cordiale e disponibile, che mi illustra come il progettista avesse previsto gli scoli dell'acqua per quando a Venezia se ne fosse alzato il livello, sommergendo la Piazza 


Ponte di Rialto

Non puoi andare a Venezia, senza perderti per i canali, le isolette, i vicoli ciechi e non passare, anche per sbaglio dal ponte di Rialto, basta seguire il flusso costante di turisti che vagano per la città, e così ho fatto anch'io.
Avrei voluto avere più tempo per aggiungere dettagli, ma è impresa ardua anche stare fermi, vieni strattonato qui e li dalla folla, e se sei sfortunato un trolley di svariati kg può passarti sopra i piedi. Si, non era la mia giornata.

Gondola

Mi ero appena alzato da un bar dove presi un caffè, una piccola pausa da tre euro e cinquanta... e ormeggiate qui e li gli elementi di paesaggio più ricorrente della laguna veneziana, le chiamo elementi di paesaggio perchè è impossibile immaginare una Venezia senza le gondole, sono come dei risciò acquatici che portano turisti per un caratteristico giro tra i canali. Nonostante la loro lunghezza sono estremamente maneggevoli anche da un solo gondoliere, per via dello scafo piatto e della loro forma asimmetrica.
Pare servano ottanta euro per un giro di sessanta minuti, un po' troppi per le mie tasche.

Walking in Venice

Passeggiando per Venezia, appena attraversato il ponte di Calatrava mi soffermo per prendere i primi appunti sul taccuino, avevo una mappa con alcune cose da non perdere redatta a casa, e questa non c'era, devo solo trovare informazioni a riguardo  :)

Ponte di Calatrava

« Un progetto squisitamente moderno […] ma stilisticamente non fa a pugni con lo scenario, aiutato dal fatto di essere costruito in vetro e marmo dell’Istria, il materiale più usato a Venezia. […] Progettato da Santiago Calatrava, l’architetto spagnolo i cui progetti da Dublino ad Atene, passando per Buenos Aires hanno cambiato la nostra idea circa l’aspetto che deve avere un ponte, quello di Venezia è molto diverso dalle opere che lo hanno reso famoso. È l’essenza della discrezione: nessuna rete di cavi, nessuna rievocazione di arpe, lire o liuti, solo una semplice campata a forma di freccia da sponda a sponda, senza nessun supporto visibile. »
 
Sarà, ma a me non piace, lo trovo molto in contrasto con l'ambiente veneziano, la pedata varia di continuo, rendendo il camminare poco naturale, e il bellissimo vetro francese con la pioggia diventa scivolosissimo, quelli del "the indipendent" lo avranno mai percorso o hanno visto solo i render?Parlando con la gente del posto il ponte di Calatrava era spesso oggetto di discussione, anzi più che dialoghi, erano molologhi di lamentele, l'unico a spendere una parola quasi positiva è stato un ragazzo che ho intrato in Piazza San Marco, che mi disse "si un ponte li ci voleva, però..."

Dolo

Per la rassegna Matite in Viaggio ho trovato ospitalità presso un'amica a Dolo, a trenta kilometri da Venezia, facilmente raggiungibile in autobus, quello che va a Padova
Ero appena arrivato, sveglio dalle quattro e mezza per risalire in aereo lo stivale, e la stanchezza si faceva sentire, dopo essermi perso per la città noto un piccolo ponte, con il mulino ad acqua, e nello stabile che era il mulino un bar. Quale migliore occasione per rifocillarsi degustando un paio di birre artigianali?

16 settembre 2012

Funky Porcini

Succede che piove, e anche tanto, e poi fa caldo, e lo shock termico fa scattare un meccanismo di difesa nel micelio, che fa spuntare gli sporofori per diffondere le spore.
Tesserino in mano, papà si addentra nei boschi a raccogliere porcini, la mamma invece spulcia tra i libri della Parodi per trovare nuovi modi di cucinarli.
I miei impegni mi tengono lontano dalla spedizione di ricerca e anche dai fornelli, mi limito a fare uno schizzo

ps: gnam gnam

12 settembre 2012

Luce

Mio fratello ed io dovevamo recarci di buon mattino a Vulcano, per dare una sistemata in giardino, se non fosse che una comitiva di turisti ha giocato d'anticipo, riempiendo l'aliscafo e lasciando a terra senza biglietti.
Prendemmo così la nave che partì un'ora dopo, nell'attesa della traversata mi misi a girare su e giù per l'imbarcazione, quando il mio occhio è stato catturato da una lampada per esterni, con un interessante sistema di smorzamento delle vibrazioni e guarnizioni

11 settembre 2012

Liotru

« E nella piazza è stata iniziata
davanti alla grande Cattedrale una fontana,
maestosa, ben fatta, ottagonale.
La nobiltà e il popolo con ardore
dalla collocazione di tre tipi di rocce
hanno eretto questa grande fonte alla romana »
(Antonio Zacco, 1735)
Catania, ma solo di passaggio, aspettavo la mattina per rientrare nella mia Lipari, m'incuriosiva vedere la statua dell'elefante, "liotru" come lo chiamano i catanesi, mi sono dovuto fare una camminata non da poco, con l'ipod in mano e le mappe aggiornate per non perdermi tra le vie della città Etnea, l'impatto è molto scenografico, pochi faretti illuminano lo spazio circostante dandogli una misteriosa e pomposa atmosfera.
Poca gente intorno a me, prendo il taccuino e comincio a disegnare tranquillo, per poi sedermi in uno dei tanti locali che animano la vita notturna della città. Con la stanchezza che incalzava, sveglio un tassista per farmi portare a casa, e combatto con il portone che non ne voleva sapere di farmi entrare

30 agosto 2012

Faro di Lingua

Rossi come peperoni dal sole preso in barca, ci fermammo a prendere una granita da Alfredo ai tutti gusti più uno.
Lasciando gli amici a rifocillarsi con granite e "pane cunzatu" mi avvicinai verso il laghetto salmastro di Lingua, una delle frazioni dell'isola di Salina. 

29 agosto 2012

Pollara

Nella suggestiva baia di Pollara, nella parte ovest dell'isola di Salina, vi sono dei rifugi dei pescatori incastonati nella roccia, che ben si fondono nel paesaggio, diventandone partecipe. Pollara tra le altre cose è stato uno dei set del film "il postino" di Troisi

cave di pomice

Le cave di pomice di Lipari sono state luogo di lavoro per tante famiglie negli anni passati, di pomice si viveva e si moriva, per via della insidiosa polvere che andava ad ostruire gli alveoli polmonari.
Pomice veniva spedita alla Philips per limare i tubi catodici delle tv, perchè l'argilla espansa rompeva le delicate valvole, altre navi prendevano la volta del Giappone, per trattare i rulli delle stampanti rotocalco.
Altri usi erano quelli legati al settore edile, per le sue proprietà isolanti, nei detersivi, e nel trattamento dei tessuti, avete presente i jeans con l'aspetto vissuto? Ecco :)

al momento le cave sono chiuse, non vi è più attività estrattiva, rimangono i vecchi edifici a testimonianza di quella realtà estrattiva, non troppo lontana

02 luglio 2012

Marina Corta in notturna

Marina Corta, isola di Lipari, passeggiando per l'isola ci si passa sempre, c'è tutto, il porticciolo, i bar, un pub, e la rocca del castello.
Passo spesso a disegnare da queste parti, mi piace la tranquillità, scambiare due parole con i turisti di passaggio, dare loro qualche dritta su cosa non possono perdersi

16 giugno 2012

Sperlonga, insonnia e bmp


Il buon Peppe Matrix ed io eravamo in missione serata per animare una notte al Tiberio Club ospiti del locale.
Mentre l'amico Peppe, si crogiolava al sole, e ricarivaca le pile (solari?) io ne ho approfittato per fare due passi sulla lucente spiaggia di Sperlonga, lasciandomi incuriosire dalla Grotta di Tiberio.
Mi dissero anche che lo spot della Vodafone animato sul Tuca Tuca della Carrà, sia stato girato proprio su quella spiaggia.
Beh, archiviata la serata prendemmo un treno per Reggio Calabria, stanchi si, ma con il sorriso sulle labbra :)

21 maggio 2012

Piazza Navona

"Quale orrore" sembra voler affermare la statua.
Ma piazza Navona non è solo arte e storia, è un polo ricreativo come pochi, artiti di strada, bar e ristoranti che la cingono, e un piccolo mercato con pittori e caricaturisti, che espongono la loro mercanzina.
La regola è questa: migliore è la vista, più caro è il bar. Mai dimenticarselo. Mai

20 maggio 2012

Piazza di Spagna

Ci prendevo gusto ormai a perdermi per Roma, sbagliare fermata della metro, usare un gps che mi facesse allungare strada, fa parte del gioco. Per ritrovarsi bisogna prima un po perdersi.
A occhio e croce individuo Piazza di Spagna sarà stata la folla di turisti ad incuriosirmi, le ventrine della vicina Via Condotti, non so, ma sotto un cielo carico di pioggia apro il fido taccuino dalla copertina ormai consumata, e comincio a depositare le prime linee.
Mi si avvicina una simpatica turista teutonica, e rivolgendosi a me in inglese mi fa "are you german?"
cioè si, ci sono colleghi tedeschi che sono molto più bravi di me, ma non vuol dire che perchè uno disegni debba essere tedesco.
Pochi minuti dopo venne a piovere, e mi venne incredibilmente voglio di andare in un bar coperto a prendere un caffè...

19 maggio 2012

Pantheon

« Il più bel resto dell'antichità romana è senza dubbio il Pantheon. Questo tempio ha così poco sofferto, che ci appare come dovettero vederlo alla loro epoca i Romani »
                                                                                                                        (Stendhal, Passeggiate romane)
 
Effettivamente è estremamente d'impatto e folle di turisti lo assediano tutto l'anno.
Credenza vuole che dal foro centrale non piova, in realtà ci piove, eccome, sul pavimento sono presenti 22 fori che servono per fare defluire le acque meteoriche

seduto al bar di fronte, caro come una rata del mutuo, ordino un misero caffè con la scusa di occupare il tavolino per disegnare un po.

26 aprile 2012

il maiale setoloso

Con il gruppo di viaggio di Berlino, ci organizzammo a casa di un amico per fare una allegra mangiata, la casa si trovava in tra i monti calabresi, e poco sotto, un piccolo allevamento di cinghiali.
La cosa che mi ha incuriosito è che naso-occhio-orecchio sono sullo stesso asse, mentre la pelliccia è più folta sulla schiena, probabilmente per proteggerlo dalle intemperie, e più corta nel ventre, per non lasciarlo umido in caso si metta a correre nel fango

18 marzo 2012

Locomotiva

Un paesino dell'area grecanica chiamato Bova Superiore, per distinguerlo dalla marina.
Con una borsa piena di panini con cotolette, e alcuni amici armati di costose ottiche e macchine fotografiche, siamo andati per le vie di questo borgo, tenuto veramente d'incanto.
Appena entrati in paese però si nota subito che qualcosa è fuori luogo: una locomotiva, di quelle a vapore, in un paesino non servito dalla rete ferroviaria e a diverse centinaia di metri sul livello del mare.

In una piazzetta all'entrata di Bova è collocata una locomotiva a vapore, discretamente conservata, che simboleggia le ferrovie ed i Bovesi che lavorarono come ferrovieri. Ogni visitatore s'interroga sulle difficoltà per trasportarla fino al borgo: effettivamente in alcuni punti si è dovuto allargare la carreggiata della strada che porta al paese. Foto del monumento (e altre su Bova)
(http://it.wikipedia.org/wiki/Bova_(Italia))

19 febbraio 2012

Gambarie, tanta neve


Rimandavamo da tanto tempo, ma quella domenica siamo riusciti a salire a Gambarie, i miei amici non avevano voglia di rotolarsi sulla neve con gli slittini, e a dirla tutta neanche io.
Coperti come rapinatori, per il freddo pungente prendemmo un panino da 400gr con dentro salumi e formaggi tipici.
Mentre i miei amici si dilettavano con le reflex, io gironzolavo col taccuino. Gli inchiostri per la temperatura erano molto densi, e l'acquerello non asciugava mai, oltretutto qualche goccia d'acqua, neve sciolta, cadeva dai pini, rendendo arduo il disegnare.
Quando tutto è bianco, con un metro e venti cm di neve intorno a noi, erano le ombre a definire gli oggetti, così decisi di usare un inchiostro color Seppia, per dare un aspetto più etereo ai disegni.