08 ottobre 2012

Volare, oh oh

"spegnete i telefoni cellulari, e altre apparecchiature elettroniche, le uscite di sicurezza sono qui, qui, e qui [...]"

bye bye Venice

Bruno va a casa

Aereoporto Marco Polo, una fila ai controlli di sicurezza che non finiva mai "ma che è uscito un nuovo iPhone e non ne sapevamo niente?"
prendo un low-cost della Volotea fino a Lamezia Terme, poi un treno fino a Reggio Calabria
un bimbo pestifero faceva le corse per il corridoio, la ragazza al 17b mi dava informazioni sui treni in transito da Lamezia Terme.

07 ottobre 2012

Matite a tavola

Cena al quartier generale di Gianni Cocco e signora, un vecchio mulino animato da ogni genere di vivande e disegnatori erranti riunitisi da mezza Europa.
Ho imparato a brindare in Russo, e quando le parole non arrivavano, si poteva sempre fare un disegno e gesticolare un po' per farsi capire.

05 ottobre 2012

che Fortuny!

Mi dissero "non puoi non andare a vedere il palazzo Fortuny"
infatti ci sono andato, ma il ponteggio per il restauro della facciata, poco lasciava intravedere della maestosità del palazzo, nello schizzo mi sono limitato a rappresentare un dettaglio delle variopinte vetrate

04 ottobre 2012

Lettera 22

 
Un pezzo di storia del Design made in Italy, l'Olivetti Lettera 22
Ero passato dallo Store Olivetti di Piazza San Marco, disegnato dall'Architetto Carlo Scarpa, per curiosare non so se il negozio o i prodotti della casa di Ivrea.
Faccio una lunga chiacchierata con Giacomo, il ragazzo al front office, molto cordiale e disponibile, che mi illustra come il progettista avesse previsto gli scoli dell'acqua per quando a Venezia se ne fosse alzato il livello, sommergendo la Piazza 


Ponte di Rialto

Non puoi andare a Venezia, senza perderti per i canali, le isolette, i vicoli ciechi e non passare, anche per sbaglio dal ponte di Rialto, basta seguire il flusso costante di turisti che vagano per la città, e così ho fatto anch'io.
Avrei voluto avere più tempo per aggiungere dettagli, ma è impresa ardua anche stare fermi, vieni strattonato qui e li dalla folla, e se sei sfortunato un trolley di svariati kg può passarti sopra i piedi. Si, non era la mia giornata.

Gondola

Mi ero appena alzato da un bar dove presi un caffè, una piccola pausa da tre euro e cinquanta... e ormeggiate qui e li gli elementi di paesaggio più ricorrente della laguna veneziana, le chiamo elementi di paesaggio perchè è impossibile immaginare una Venezia senza le gondole, sono come dei risciò acquatici che portano turisti per un caratteristico giro tra i canali. Nonostante la loro lunghezza sono estremamente maneggevoli anche da un solo gondoliere, per via dello scafo piatto e della loro forma asimmetrica.
Pare servano ottanta euro per un giro di sessanta minuti, un po' troppi per le mie tasche.

Walking in Venice

Passeggiando per Venezia, appena attraversato il ponte di Calatrava mi soffermo per prendere i primi appunti sul taccuino, avevo una mappa con alcune cose da non perdere redatta a casa, e questa non c'era, devo solo trovare informazioni a riguardo  :)

Ponte di Calatrava

« Un progetto squisitamente moderno […] ma stilisticamente non fa a pugni con lo scenario, aiutato dal fatto di essere costruito in vetro e marmo dell’Istria, il materiale più usato a Venezia. […] Progettato da Santiago Calatrava, l’architetto spagnolo i cui progetti da Dublino ad Atene, passando per Buenos Aires hanno cambiato la nostra idea circa l’aspetto che deve avere un ponte, quello di Venezia è molto diverso dalle opere che lo hanno reso famoso. È l’essenza della discrezione: nessuna rete di cavi, nessuna rievocazione di arpe, lire o liuti, solo una semplice campata a forma di freccia da sponda a sponda, senza nessun supporto visibile. »
 
Sarà, ma a me non piace, lo trovo molto in contrasto con l'ambiente veneziano, la pedata varia di continuo, rendendo il camminare poco naturale, e il bellissimo vetro francese con la pioggia diventa scivolosissimo, quelli del "the indipendent" lo avranno mai percorso o hanno visto solo i render?Parlando con la gente del posto il ponte di Calatrava era spesso oggetto di discussione, anzi più che dialoghi, erano molologhi di lamentele, l'unico a spendere una parola quasi positiva è stato un ragazzo che ho intrato in Piazza San Marco, che mi disse "si un ponte li ci voleva, però..."

Dolo

Per la rassegna Matite in Viaggio ho trovato ospitalità presso un'amica a Dolo, a trenta kilometri da Venezia, facilmente raggiungibile in autobus, quello che va a Padova
Ero appena arrivato, sveglio dalle quattro e mezza per risalire in aereo lo stivale, e la stanchezza si faceva sentire, dopo essermi perso per la città noto un piccolo ponte, con il mulino ad acqua, e nello stabile che era il mulino un bar. Quale migliore occasione per rifocillarsi degustando un paio di birre artigianali?